Quando nel 1536 la riforma protestante arrivò in Danimarca, tutti gli appezzamenti di terreno dei nobili caddero nelle mani della Corona; successivamente a questa situazione, poco più tardi, il Re Federico II, sovrano della Danimarca di quell’epoca, fondò la scuderia reale di Frederiksborg, a cui seguì più tardi la ristrutturazione del castello annesso (the Frederiksborger Castle) ad opera del figlio, il Re Christian IV.
L’allevamento di Federico II prevedeva le selezione di soggetti a partire da cavalli di sangue spagnolo e napoletano, i quali erano stati suddivisi in particolari sezioni: blue grays, palomini, cremello, neri, e maculati. Questi cavalli, chiamati Frederiksborgers, hanno avuto una pesante influenza nella nascita delle razze Lipizzana e dei Trottatori di Orlov.
Sotto il regno di Christian IV, (il figlio di Federico II) la corte reale godette di uno splendore mai visto prima, talmente grande che cavalli dalle caratteristiche migliori venivano richiesti, addirittura per corrispondenza.
L’interesse di Christian nei confronti dei cavalli è testimoniato da un dipinto che lo ritrae in sella ad un cavallo bianco omozigote; questo dipinto è di grande importanza, perché testimonia un periodo,appunto quello sotto il suo regno, di fondamentale importanza per la selezione dei cavalli; in quanto 300 anni più tardi, quando il ritratto verrà definitivamente trasportato su tela e quindi esposto, il capitolo della selezione di queste razze si rivelerà già chiuso.
Questo monarca partecipò alla selezione dei cavalli, scegliendo personalmente gli stalloni da riproduzione dalla scuderia reale; la richiesta maggiore riguardava mantelli alquanto rari, che straordinariamente corrispondevano quasi sempre a cavalli dalle qualità di ottima resistenza, dimostrata durante le battaglie. Ma le macchie sul mantello rappresentano solo uno dei tanti geni del colore esistenti; così attraverso la fortificazione genetica di questo carattere attuata da un attento programma di selezione, venne creato il famoso Frederiksborger bianco.